Soffia un vento di ripresa

Di seguito un articolo letto oggi di DATA Business che ricorda ancora una volta come il digital divide sia uno dei freni della nostra ecconomia.

Creare un’infrastruttura di rete in fibra ottica in grado di servire il bacino dei comuni ai piedi dei colli euganei (e non solo) potrebbe essere una risposta a questo male diffuso in una zona dove non esistono nemmeno i servizi xDSL di base.
Vi lascio alla lettura dell’articolo riportato in forma integrale.
Per chi desidera leggere la versione integrale del rapporto e’ disponibile in rete a questo indirizzo:
http://www.rapportoassinform.it/

Buona lettura dell’articolo che riassume in sintesi l’ultimo rapporto di AiTech-Assinform

Genky

 


03-10-2006

By Emil Abirascid

Aitech-Assinform, nel primo semestre 2006 l’informatica cresce dell’1,1%, le Tlc dello 0,6%

Molto leggera, quasi impercettibile ma c’è. La crescita del settore dell’It nel corso del primo semestre 2006 fa registrare un incremento dell1,1% a fronte di un tasso dello 0,9% con il quale si era chiuso il 2005 (ma nel primo semestre dello scorso anno fu dello 0,4%). Anche le Tlc crescono, ma più timidamente: 0,6%.

Dati positivi insomma, contenutamente positivi ma capaci di far ben sperare: “forse onon siamo ancora all’uscita del tunnel ma almeno se ne intravede la luce”, afferma Ennio Lucarelli, presidente di Aitech-Assinform, dal cui rapporto semestrale sono tratti i dati.

La tendenza alla crescita è supportata dall’incremento del Pil (1,6%), degli investimenti fissi (3,3%) e degli investimenti in macchinari e attrezzature (2,4%).

Le Tlc valgono così quasi 22miliardi di euro, mentre l’It 9,8 miliardi circa e le previsioni per il secondo semestre sono anch’esse positive ma come afferma Giancarlo Capitani di Netconsulting che cura la ricerca: “non si può certo dormire sugli allori”.

Il rischio maggiore, enfatizza Lucarelli, è quello del digital divide tra le imprese italiane che colpisce soprattutto le realtà di piccole dimensioni che non hanno la forza e le disponibilità per dotarsi di soluzioni informative sofisticate ed evolute, per questo motivo è necessario modulare la domanda facendo leva sulle filiere e sui distretti. Tre sono gli elementi che possono contribuire a dare maggiore forza alla crescita: la concorrenza, la partecipazione di tutti allo sforzo per modernizzare il Paese e la valorizzazione del prezioso contributo che possono fornire le nuove generazioni. E qui si manifesta uno dei più critici punti deboli: il calo, nell’ordine del 2,8%, degli investimenti destinati alla formazione informatica.

Capitani conclude sottolineando come la crescita nasconde una profonda divergenza tra il volume e il valore: “ci sono oggi certamente più tecnologie nel Paese e tali tecnologie vengono utilizzate sempre più ma, in termini di valori medi, il Paese sconta ancora un cronico ritardo rispetto alle altre economie europee”.

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