An: «Piazza Donatore, cattedrale nel deserto» – Il Gazzettino

Sabato, 5 Maggio 2007

 

SACCOLONGO Il Circolo dopo l’uscita dalla maggioranza critica apertamente l’operato del sindaco

An: «Piazza Donatore, cattedrale nel deserto»

Saccolongo

Dopo l’apertura ufficiale delle “ostilità” con l’uscita della maggioranza, il circolo di Alleanza Nazionale punta il dito contro l’operato del sindaco Dorella Turetta. Per An l’incompletezza della piazza al Donatore, ancora cantierata con disagi per chi ha un’attività o vi abita, dipenderebbe dall’inattività del sindaco che non avrebbe saputo far valere i diritti dell’amministrazione. “Dopo diversi anni è sorta la nuova piazza al Donatore, purtroppo fino ad oggi una cattedrale nel deserto monca e soprattutto ancora area cantiere. Senza voler fare della dietrologia, il sindaco, che detiene nelle sue mani la delega all’urbanistica, non ha saputo far valere i diritti dell’amministrazione, cioè di far completare la piazza”. Per An lo strumento era quello di rendere efficaci i contenuti di una polizza fideiussoria di 1.900.000 euro, nei confronti dell’impresa che non ha ottemperato ai suoi obblighi nei tempi previsti dalla convenzione.”E se la polizza non bastasse, perché si è preferito concedere l’agibilità ai commercianti, alle attività e l’abitabilità agli appartamenti? – prosegue An – Soggetti che oggi si trovano di fatto penalizzati dall’inerzia del primo cittadino più volte sollecitato da qualche assessore ad essere autorevole e che fino ad oggi ha dimostrato di non essere adatto al ruolo affidatogli dai cittadini, con tutti i danni d’immagine per il paese e per chi ha un’attività prospiciente la piazza e si trovano di fatto “ingabbiati” da una recinzione. E non si reciti la solita filastrocca:è colpa degli altri”. Una vicenda che per il sindaco è ben nota ad An e che l’amministrazione sta cercando di chiudere senza dover allungare ulteriormente i tempi con azioni legali. “An sa benissimo che sei mesi fa non abbiamo più concesso proroghe alla ditta – ha commentato Turetta – avvisando l’assicurazione che aveva rilasciato la polizza. La ditta ha poi ripreso i lavori e avevamo la speranza che li completasse, ma si sono bloccati nuovamente.

L’intenzione di questi giorni era quella di affidarci ad un legale, ma i lavori sembrano nuovamente in movimento. Non è poi così automatico l’incasso di una polizza, è quasi certo che si possa aprire un contenzioso e l’intenzione è quella di riuscire ad avere la piazza senza avviare azioni che allungherebbero i tempi. Questo è il risultato della precedente amministrazione che ha dato le concessioni edilizie prima di avere le opera di urbanizzazione”.Barbara Turetta

1 pensiero su “An: «Piazza Donatore, cattedrale nel deserto» – Il Gazzettino

  1. Saccolongo, 8 maggio 2007

    Dichiarazione a verbale – punto n° 2 odg – Consiglio Comunale dell'8.5.07

    Il 15 marzo scorso il Sindaco mi ha revocato le deleghe di Vicesindaco e Assessore, “ufficialmente” perché il sottoscritto non si è dissociato da un’interrogazione fatta da Alleanza Nazionale alla Giunta Regionale sul PRG votato nel 2005.

    Innanzi tutto voglio informare che per chi vuol prendersi l’onere di leggersi le diverse interrogazioni fatte da tutte le parti politiche alla Giunta Regionale nell’ultimo anno, noterà subito una cosa. Nel caso in cui un’interrogazione fosse manifestamente infondata, la Giunta la boccia seduta stante. Così non è stato per l’interrogazione di cui stiamo parlando. La pratica è stata inviata agli uffici competenti per le valutazioni tecniche del caso. Evidentemente l’interrogazione non era proprio così campata in aria.

    Chi è andato più volte presso lo studio del professionista sono state due persone: il Sindaco in quanto tale e come Assessore all’urbanistica e l’Assessore alla Sanità Livio Rossato.

    Entrando poi nello specifico dell’interrogazione, è il Sindaco che stasera deve spiegare perché non ha rispettato il programma elettorale da Lei sottoscritto nel 2004.

    Leggo dal programma elettorale: “verranno create delle aree di completamento nelle zone già edificate, con esclusione soltanto delle zone tutelate e soggette a vincoli”.

    Chiedo signor Sindaco perché qualcuno è stato beneficiato della possibilità di edificare molto vicino alla chiesetta del Crivelli vincolata ai sensi dell’art. 40 della Legge regionale 11 del 2004 (centri storici e beni culturali).

    Lei ha comunque tradito i Cittadini di Saccolongo per aver detto una cosa in campagna elettorale e poi averne fatta un’altra!

    Ricordo molto bene che la filosofia del PRG che questa maggioranza ha adottato era quella di permettere a molti genitori di completare a fianco alla propria abitazione, un’abitazione per i propri figli, o ai figli per i propri genitori anziani. Un’impostazione politica che tuttora condivido.

    Si noti anche che per la chiesetta del Crivelli si stanno investendo per la ristrutturazione parecchie migliaia di euro; da una parte si spendono i soldi per tutelare un bene e dall’altra non si rispettano i vincoli sul quel bene storico/architettonico di prestigio. L’unico di Saccolongo.

    Il voto alla variante del PRG sia del sottoscritto che da tutta la maggioranza è stato dato sulla fiducia di quanto avevano fatto il Sindaco e l’Assessore Livio Rossato.

    Qualcuno poi mi ha fatto notare l’incongruenza tra programma elettorale e variante. Avevo due possibilità: far finta di niente e tenermi la carica di Vicesindaco e Assessore, come hanno fatto gli altri Amministratori di maggioranza che hanno preferito tenersi la carica.

    Io invece ho scelto però la strada più difficile e scomoda.

    Non sono io signor Sindaco a dovermi giustificare; è Lei che deve spiegare il perché del suo atteggiamento scorretto verso gli elettori.

    Non sa quello che dice chi afferma che l’interrogazione è stata fatta contro il Sindaco e la Giunta. Quando un’Amministratore viene a conoscenza di un fatto poco chiaro o addirittura illecito, ha il dovere di segnalarlo. Amministrare non è come andare in birreria con gli amici! Lo stesso dicasi per chi appartiene a qualsiasi partito politico.

    A chi poi afferma che il PRG di Saccolongo è fermo in Regione a causa di Alleanza Nazionale e alla “guerra”, dice una falsità. Il vero motivo che il PRG è fermo è dovuto all’intasamento di qualche centinaio di PRG di tutto il Veneto che gli uffici regionali debbono visionare, al punto che si è aperto un dibattito in seno al Consiglio regionale, con lo scopo di modificare la Legge 11 del 2004, per valutare l’opportunità di introdurre la clausola del silenzio/assenso.

    Signor Sindaco, Lei ha avuto modo in quest’ultimo periodo di parlare male di Alleanza Nazionale, però Le ha fatto comodo che il sottoscritto portasse a casa un finanziamento regionale di 47.000 euro, grazie all’interessamento presso l’Assessore regionale di Alleanza Nazionale.

    Di questo ne è buon testimone l’Assessore allo sport Mandruzzato.

    Le ha fatto anche comodo ricevere dallo stesso Assessore regionale di Alleanza Nazionale un finanziamento di 90.000 euro per il restauro della chiesetta del Crivelli. Altri finanziamenti di importo decisamente inferiore, ricevuti sempre grazie al mio interessamento, da Assessori di Alleanza Nazionale sono: uno per i lavori del Centro anziani; uno per la protezione civile, uno per l’acquisto del telelaser.

    Dopo aver dimostrato con i fatti la mia disponibilità verso l’Amministrazione, ho ricevuto il benservito. Ora però dimostri tutta la Sua dignità Signor Sindaco e davanti al Consiglio comunale e ai Cittadini che ci stanno ascoltando, dica quali sono i veri motivi della Sua decisione di revocarmi le deleghe.

    Per me la dignità e la coerenza non sono un’optional a differenza di tutti gli altri componenti della maggioranza.

    E’ per tutti i motivi esposti che comunico formalmente che non farò più parte della maggioranza, votando di volta in volta secondo coscienza. Non ci sarà spazio nel mio operato ad un voto contrario o di astensione, così, tanto per votare. La trasparenza ed il rispetto dei Cittadini me lo impongono.

    Non ho interessi personali da tutelare, perché quando si fa politica non si dovrebbe stare seduti su due sedie; non si può scegliere di tutelare i propri interessi voltando le spalle ai Cittadini ed al partito che ti ha sostenuto.

    Per un Consigliere comunale questi concetti dovrebbero essere l’abc del comportamento politico. E se qualcuno non l’ha capito è meglio che resti a casa e curi i propri interessi.

    Questi i fatti; lascio ai Cittadini ed al Consiglio il giudizio su quanto esposto.

    Allego alla presente, affinchè rimanga agli atti, copia del volantino n° 1 distribuito alle famiglie in questi giorni.

    _________________

    Girolamo Pezzano

    Consigliere comunale

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